“VIVERE A ZERI E’ UN’ESPERIENZA UNICA, BELLISSIMA.”

valle zeri

Valle di Zeri. (foto Christine Danner)

“Vivere a Zeri è un’esperienza unica, bellissima” dice Sandro Ivo Bartoli, pianista, recentissimo vincitore del Diapason Découverte con le sue incisioni dei Concerti per pianoforte e orchestra di Gian Francesco Malipiero. Sposato con la violinista canadese Debra Fast, con la quale ha effettuato tourné in tutto il mondo, Bartoli é considerato il maggior interprete del repertorio italiano del primo Novecento. “Ho vissuto vent’anni in Inghilterra – spiega – e senza dubbio la permanenza a Londra ha influito molto sulla mia formazione di uomo e musicista. Dall’estero non era sempre facile caldeggiare la causa della musica italiana, oggi sempre più in rimonta dopo decenni in cui era caduta in un ingiurioso dimenticatoio. La vita in una grande città, anche se piena di stimoli e, perchè no, soddisfazioni, stanca molto. Quando, due anni fa, Debra ed io ci siamo sposati, entrambi avevamo voglia e bisogno di cambiare aria. E siamo venuti a Zeri”. Conosco bene queste valli – prosegue il pianista – perchè la mia famiglia aveva una casina delle vacanze quassù. Da piccolo ho passato estati intere a cercare funghi e pescare trote. Poi la vita mi ha portato lontano. Tornare è stata una delle cose più belle che mi siano capitate. Vivendo quì, poi, Debra ed io abbiamo imparato ad apprezzare anche la gente di Zeri, che ci ha accolto a braccia aperte.”

Bartoli e Fast hanno fatto il giro del mondo varie volte, e non hanno difficoltà a raccontare il loro amore per le valli di Zeri. “Dovunque ci troviamo, la cultura ha un’importanza fondamentale. Questo posto, che ha anche del misterioso, racchiude  una cultura millenaria che si respira a pieni polmoni, di pari passo con la forza sconvolgente della natura. Quando abbiamo fatto il nostro primo concerto a Zeri, nella chiesa di Rossano, abbiamo saputo che l’edificio era già registrato negli archivi della diocesi dal 1200! Poi ci sono i borghi antichi, con tutta quella pietra arenaria, come la Formentara: quando ci capita di attraversarli, pare di fare un passo indietro nel passato, quasi dimenticandosi che, magari, fra un mese dovremo presentarci in un teatro gremito di due o tremila persone: per noi ciò non ha prezzo.”

“Come ogni bel gioco, ovviamente dura poco! Spesso i nostri viaggi si susseguono con sorprendente rapidità, ed allora diventa difficile stare a Zeri. Cerchiamo di usare quanto più possibile l’aeroporto di Pisa, approfittando del fatto che vicino a Pisa vivono i miei genitori, ed a volte proprio non abbiamo il tempo di venire quassù tra un arrivo e la partenza successiva, ma cerchiamo di fare quadrare i conti quando, come adesso, abbiamo l’opportunità di trascorrere un mese o due immersi nella quiete di Zeri. In questi giorni stiamo preparando il nostro repertorio per la stagione a venire, e verso la fine di marzo cominceremo i nostri viaggi, che ci terranno impegnati fino alla fine di giugno. Dopo sarà estate, i boschi torneranno ad essere verdi, ed anche noi torneremo a goderci il mondo di Zeri. E magari, perchè no, potremo portare quassù anche un pò della nostra musica.”

Da un’intervista di Blogzeri con Sandro Ivo Bartoli. 

24 Risposte to ““VIVERE A ZERI E’ UN’ESPERIENZA UNICA, BELLISSIMA.””


  1. 1 Marco gennaio 29, 2008 alle 5:15 PM

    Gentile Maestro,
    Sarei veramente felice se, la prossima estate, ci offriste l’opportunità di godere della magia della musica, unendola a quella della bellezza della natura zerasca.
    Cordiali saluti

  2. 2 blogzeri gennaio 29, 2008 alle 5:42 PM

    Saremmo entrambi molto felici di eseguire un concerto a Zeri. Se sarà possibile effettuarlo, non mancheremo di annunciarlo su Blog Zeri!
    Suo,
    Sandro Ivo Bartoli

  3. 3 Davide gennaio 30, 2008 alle 8:25 PM

    Sono un ragazzo di 26 anni, di origini zerasche, nato e cresciuto in città. Ormai sono anni che trascorro le vacanze e i weekend a Zeri, sono molto affezionato a questa terra. Mi ha fatto piacere che abbiate aperto questo blog ricco di contenuti e aggiornato frequentemente, è un’occasione per respirare un pò di aria Zerasca anche quando si è lontani, bravi!
    Purtroppo la bellezza e la tranquillità della velle non va di pari passo con l’accoglienza e la voglia di fare degli abitanti. Non voglio accusare nessuno in particolare però è sotto gli occhi di tutti che il paese negli ultimi deici anni ha perso una fetta abbondante di turisti e di abitanti e, continuando di questo passo non so dove andrà a finire. Chiusure di locali pubblici, continue riaperture e seguenti fallimenti del comprensorio Zum Zeri, alternarsi di giunte comunali che fanno e disfano solo per fare un dispetto al nemico di turno… Insomma, una serie di fattori che stanno facendo sprofondare un paese che negli anni ottanta e novanta era frequentatissimo. L’unico evento che attira un un po’ di gente (tanta per la verità) è la sagra dei prodotti tipici, 2 giorni all’anno…un po’ poco…e per di più in concomitanza con altre feste (organizzate sempre con la logica del ‘dispetto’).
    Chiedo a voi, c’è la possibilità di un rilancio o il rigetto del per il turista (furesto) è insito nella mentalità zerasca? Magari sarò stato un po’ duro, però è mia intenzione aprire un dibattito sull’argomento, per non lasciare morire un paese così bello nell’indifferenza.

    • 4 oscar dicembre 8, 2009 alle 12:47 PM

      Caro Davide, ho letto il tuo intervento sul blog, se navighi e visto che navighi, visita anche il blog “oscarzeri.libero.it”, puoi renderti molto utile con le Tue idee e riflessioni.
      Ciao Oscar

  4. 5 alberto gennaio 31, 2008 alle 2:42 PM

    Grazie, che il Blog sia apprezzato ci incoraggia a continuare e cercare di fare meglio. Anche l’analisi è benvenuta, per discutere sul futuro di Zeri, per cercare di uscire da una situazione non facile e neppure piacevole, soprattutto per gli zeraschi ed anche per coloro affezionati a queste valli.

    Cordiali saluti.

    Alberto

  5. 7 Aleyakke febbraio 1, 2008 alle 12:44 PM

    Ricordo bene quando ci sono stati anni, soprattutto i ’70, quando i giovani a Zeri, coadiuvati da alcuni, più “grandi” come me a sviluppare una socialità animata, con incontri musicali meno consoni alla tradizione ma che raccoglievano in piazza centinaia di villeggianti.
    I residenti erano più ricettivi offrendo abitazioni che oltre a portare incentivi economici aiutavano anche lo sviluppo della vallata.
    Purtroppo non tutti gli alberghi erano disponibili a spostare avanti le lancette del futuro, piuttosto rimanevano diffidenti verso le richieste di settimane bianche, persino ritrovo per società di calcio che ne fecero richiesta. Evidentemente non bastava che chi si impegnasse lanciasse inviti allo sviluppo.
    Non commento le alternanti fasi politiche e in quanto non residente non potevo seguirle più approfonditamente. Ma è chiaro che negli ultimi anni i paesi, le vallate di Zeri stanno subendo un freno destinato, purtroppo, a surriscaldarsi, sino a pregiudicare la sopravvivenza dell’armonia che dovrebbe regnare sovrana.
    Dalle informazioni che ci giungono da questo blog, che, lasciatemelo dire, da quando io, Alberto e Roberto l’anno passato lo abbiamo lanciato nella rete, noto che c’è un’attività anche culturale che spero ci porti bene!
    Un saluto a tutti.
    E a presto.
    Alessandro I.

    • 8 oscar dicembre 8, 2009 alle 12:54 PM

      Alessandro,
      non Ti dico, scusa il Tu,che a Zeri stiamo ricercando la pietra filosofale, ma quasi, la ricerca, a volte anche impertinente, e perchè no?, maleducata, è quella indirizzata a reperire persone che abbiano a cuore Zeri, discutere per trovare concretamente delle prospettive positive per il futuro, futuro che se lasciato a se stesso non potrà avre un sereno percorso, se Vuoi, visita anche il blog “oscarzeri.libero.it”, l’intenzione di lavorare c’è, stiamo cercando lavoratori, da qualsiasi parrocchia provengano.
      Ciao Oscar
      p.s.
      il blog zerinsieme è un bel blog.

  6. 9 Davide Filippelli - IL SINDACO febbraio 5, 2008 alle 3:52 PM

    L’intervista del Maestro Bartoli a Blogzeri suscita un interessante dialogo sulle prospettive future del nostro territorio anche tra coloro che, pur non vivendo a Zeri, amano questi luoghi e la gente che vi vive.
    L’amico Sandro, che incontro spesso e con piacere assieme alla Signora Debra, ha messo bene in evidenza le caratteristiche di Zeri, dove “ricaricarsi”, ritrovare se stessi nel silenzio della natura, dopo tourné che li portano in giro in varie parti del mondo.
    Sandro e Debra, persone di spiccata sensibilità artistica, trovano a Zeri quell’armonia, così importante per la loro attività, tra natura,accoglienza e rapporto con la gente di Zeri e caratteristiche dei nostri borghi che apprezzano al punto tale da considerare il ritorno una delle cose più belle.
    Occorrerà fare tutto il possibile perchè la magia della musica di Sandro e Debra , in un intervallo della loro intensa attività, possa unirsi, l’estate prossima, alla bellezza della natura zerasca.
    Ma l’intervista ha aperto anche, con la stimolante riflessione di Davide, un dibattito e una ricerca sulla possibilità di un rilancio del turismo di Zeri. Sicuramente in passato il turismo ha avuto a Zeri uno sviluppo consistente. Le cause del declino in questo settore sono ascrivibili, a mio parere, ad una pluralità di cause. Occorre innanzitutto considerare il cambiamento intervenuto negli ultimi decenni in Italia nel modo di “fare vacanze”.Ora la vacanza è diventata un bisogno primario che viene soddisfatto con una frammentazione del tempo disponibile, utilizzando una parte per la settimana bianca, una parte per il viaggio in Paesi Esotici, una parte per il mare ed una parte per la montagna. E’ evidente che il cambiamento intervenuto ha contribuito enormemente a mettere in crisi il turismo non solo a Zeri, ma in molte località di media montagna.
    Per quanto riguarda Zeri ci possono essere stati anche errori ed impreparazione e su questo non ritengo di dovermi soffermare. E’ sicuramente mancata la capacità , non semplice, di adeguare l’intera organizzazione turistica alle mutate esigenze che si sono venute affermando nel modo di usufruire la vacanza da parte dei cittadini italiani.
    Ritengo che si debba fare tesoro dell’esperienza vissuta a Zeri nel turismo e si possa ora impostare una politica di recupero e di nuovo sviluppo turistico, confezionando una offerta turistica che combini e valorizzi tutte le risorse del nostro territorio: dalla qualità dell’ambiente naturale, alla caratteristica dei nostri borghi, alla cultura ed alle tradizioni locali, ai prodotti tipici ed alla gastronomia.
    Proposte e suggerimenti sono molto graditi. Non posso però concludere senza ringraziare ed esprimere un sincero apprezzamento per l’intelligente opera di Alberto che offre un luogo di confronto costruttivo di idee per far crescere il progresso della Comunità zerasca.

    • 10 oscar dicembre 8, 2009 alle 12:57 PM

      Al Sig. Sindaco tanto di cappello per aver partecipato con un intervento a questo blog, però, visto che sono il classico rompiscatole zerasco, direi, meno parole e almeno qualche fatto, ad oggi, dopo quasi tre anni, siamo ancora in pieno deserto, l’oasi ancora non si intravede, è vero che mancano i soldi, ma oltre ai soldi mancano, a mio modo di vedere, idee e volontà di modificare il percorso degli eventi.
      Oscar

  7. 11 Davide febbraio 7, 2008 alle 12:09 PM

    Con il mio intervento-sfogo non pensavo certo di scomodare il Sindaco…Mi ha fatto davvero piacere il Suo intervento, denota una presa di coscienza reale dei problemi di Zeri e una disponibilità al confronto che al giorno d’oggi e cosa rara. Sarebbe bello aprire una sezione nel blog dedicata al dialogo e alla critica (sempre costruttiva ovviamente), il tutto senza rovinare lo spirito del sito, volto alla diffusione della cultura e delle tradizioni Zerasche.

  8. 12 alberto febbraio 7, 2008 alle 2:40 PM

    Blogzeri é lieto di dare spazio al dialogo e alla critica costruttiva, quali strumenti per trovare soluzioni concrete ai problemi esistenti. Viviamo in un ambiente naturale invidiabile, che credo abbia anche le potenzialità per un rilancio economico-turistico; se gli abitanti di Zeri sapranno cooperare in questa direzione, lavorando anche nel settore della “ecologia umana”. Cioé, cercando di mettere in campo le migliori qualità individuali. Potremmo così avere anche un riscontro come collettività. Le “risorse umane” scarseggiano, la popolazione conta poco più di un migliaio di persone, di cui il 60% anziani.

    • 13 oscar dicembre 8, 2009 alle 12:59 PM

      Alberto,
      vieni e partecipa ( complimenti per questo blog), anche al blog”oscarzeri.libero.it”, forse se lavoriamo tutti al solito progetto, qualche cosa si riesce a costruire.
      Ciao Oscar

  9. 14 Marco febbraio 7, 2008 alle 7:58 PM

    Sono lieto che si sia avviato un interessante dibattito sul futuro di Zeri e, al di là di ogni piaggeria, è veramente apprezzabile l’intervento del Sindaco.
    Ho riflettuto sulle possibili soluzioni a questo immobilismo, e la risposta più semplice è: partecipazione. Per fronteggiare la esponenziale erosione della quantità e qualità di eventi, suscettibili di attirare e soprattutto mantenere una soglia minima accettabile di “popolazione estiva”, le persone interessate a non far scomparire Zeri potrebbero, se opportunamente supportate, dar vita a qualche iniziativa curandola personalmente. Per limitarmi alla realtà che meglio conosco, relativa a Coloretta e alla mia cerchia familiare, mia moglie potrebbe -come ha già fatto a Genova – tenere dei mini-corsi di decoupage, decorazione e restauro mobili oppure insegnare il gioco del burraco (di gran voga al momento) e organizzare magari un piccolo torneo, come è stato fatto a Filetto. Per quanto mi riguarda, le mie – eventuali – competenze non sono di grande utilità: l’analisi e comprensione di un dipinto non rappresenta un gran motivo di interesse per un potenziale uditorio, soprattutto in estate, ma una certa abilità col computer potrebbe comunque risultare non disprezzabile..
    Provo ad avanzare alcune proposte che – come è facile comprendere – potranno sortire eventuali positivi effetti nel medio-lungo periodo:
    1) attivazione – limitatamente ai mesi luglio/agosto – di un cinematografo da situare nella tensostruttura esistente (sebbene sarebbe opportuno rimuoverla, considerato l’impatto visivo non propriamente gradevole) oppure nei locali della ex-scuola quando sarà finalmente approntata
    2)elargizione di contributi a chi presenti progetti di ripristino delle strutture attualmente in disuso (p. es. albergo “Pianelle”) oppure acquisto da parte del comune di aree da adibire a spazio giochi per bambini, verde pubblico e piscina. Sarebbe sufficiente utilizzare uno dei tanti esercizi commerciali non più attivi in una sala giochi per i più giovani.
    3) favorire tutte le iniziative volte a promuovere prodotti e artigianato locali, il che significa anche e soprattutto promozione pubblicitaria.
    4) attivare, p. es. presso la Pro Loco di Coloretta, una specie di centro di raccolta dei suggerimenti e delle proposte dei villeggianti e dei residenti, consentendo loro di partecipare attivamente alla ideazione, preparazione e conduzione degli eventi.

    Si tratta di poco più di pensieri in libertà, ma forse se ne può trarre qualche spunto non del tutto inutile

    Cordiali saluti

    • 15 oscar dicembre 8, 2009 alle 1:03 PM

      Caro Marco,
      non essere indifferenti, avere la capacità di mettersi in gioco non solo per problematiche personali è sicuramente una delle cose più nobili che ci possano coinvolgere, se oltre a questo blog, vuoi visitare, sempre su Zeri, il blog “oscarzeri.libero.it “, è probabile che con pazienza si riesca a costruire qualcosa per il territorio zerasco, sono forse utopie, ma chi ha a cuore una realtà come questa, a mio modo di vedere, deve percorrere tutte le strade possibili e senza scoraggiarsi alle prime asperità.
      Ciao Oscar

  10. 16 mauro malachina marzo 6, 2008 alle 7:57 PM

    noto con piacere lo sviluppo della discussione sulla situazione zerasca e vorrei nei limiti del possibile lasciare un piccolo contributo; dunque,credo che una causa dell’intoppo sia l’eccessivo campanilismo che ancora regna sovrano in molte persone. Credo che manchi la capacità di guardare al bene di tutto il Comune e non solo del proprio orto. E’ mia convinzione che questo blog sia un passo gigantesco in avanti per questa comunità a cui sono molto legato e che amo molto.
    Noi attraverso le nostre fotografie,possiamo rivalutare e mostrare le bellezze del nostro Comune,ci sarebbe bisogno anche di un percorso attraverso la storia, di Zeri e delle sue genti.
    Occorrerà sicuramente una grossa mano del Sindaco e dell’Amministrazione per la rivalutazione del territorio,per far tornare la voglia di venire/tornare a Zeri,anche in vacanza.
    Approfitto dello spazio per ringraziare il Sindaco per la sensibilità dimostrata ,so che ha aperto un dialogo costruttivo con tutti,ed è proprio con il dialogo che si apre il cuore delle persone e si va oltre lo steccato delle divisioni, sono convinto che saprà fare bene.
    Un caro saluto a tutti

  11. 17 Gianna Maggio 18, 2008 alle 6:03 PM

    In qualità di appassionata giocatrice di burraco e di zerasca adottiva, in vista delle prossime vacanze estive, vorrei proporre ai potenziali interessati l’organizzazione di tornei, semplici incontri/partita o, eventualmente, l’insegnamento di questo gioco piuttosto in voga al momento. Io sarò a Coloretta a cavallo tra Luglio e Agosto: per eventuali contatti il riferimento sarà ovviamente questo blog

  12. 18 Cristiano Maggio 28, 2008 alle 9:30 am

    Secondo me Davide ha ragione: il rigetto per il turista (furesto) è insito nella mentalità zerasca… pensate solo che l’ex assessore al turismo alla fine dell’estate era sempre contento che i furesti se ne andavano!!!!!!!!!

    • 19 oscar dicembre 8, 2009 alle 12:44 PM

      Caro Cristiano, nomi e cognomi, altrimenti così sembra, con tutta la buona volontà che ci puoi mettere, il classico sollevare il sasso e ritrarre la mano.Grazie
      p.s. se così fosse, ma ho molte perplessità, sarebbe giusto sapere chi è e se è vero quanto affermi.
      Oscar

  13. 20 franco settembre 2, 2008 alle 9:23 am

    Ciao a tutti sono praticamente nato a zeri e ho vissuto a patigno fino alla fine delle elementari poi mi sono trasferito a genova,amo zeri e gli zeraschi ma mi dispiace dire che la mentalità non è mai cambiata.Quando ero piccolo a zeri venivano molti turisti alcuni dei quali hanno contribuito allo sviluppo dei paesi del comune ma venivano e vengono ancora oggi sempre e comunque visti come delle mucche da mungere,gente che deve solo lasciare i suoi soldi, i quali poi non vengono reivestiti per creare sviluppo e opportunità soprattutto per i giovani che da zeri se ne devono andare per lavorare, ma solo per arricchire pochi.

  14. 21 Angelica marzo 15, 2009 alle 4:37 PM

    Ciao sono una bimba della scuola elementare di vecchiano
    G.Mazzini

    P.S. ti salutano tutti le maestre e i miei compagni ti vogliamo bene e speriamo che ti siriveda presto.
    Da tuuti.

  15. 22 Sandro Ivo Bartoli marzo 22, 2009 alle 10:24 PM

    Ciao Angelica!

    Che piacere mi ha fatto leggerti su ‘Blog Zeri’! Sai, anche a me ha dato tanta gioia realizzare l’intervista insieme a voi, e vi saluto con tanto affetto dalle bellissime valli di Zeri che ora, con l’arrivo della primavera, lasciano sciogliere la neve per far spazio alle piantine nuove. Poi, tra qualche mese, arriveranno i funghi, le giornate si allungheranno, e se non saro’ troppo impegnato a suonare o a viaggiare mi godro’ qualche bella passeggiata anche io.

    Un abbraccione, e buon studio, dal tuo

    Sandro Ivo Bartoli

  16. 23 Matteo settembre 22, 2010 alle 4:13 PM

    Buongiorno a tutti. Io vivo a Genova, sono giovane(25 anni) e molto affezionato a Zeri. Per quanto mi è possibile cerco anche di pubblicizzarlo e farlo conscere. Sono molte le risorse di questa terra che possono attirare gente, dai funghi all’agnello, dalla tranquillità alle passeggiate. Tutti gli amici che ho portato sono rimasti favorevolmente colpiti dai posti e dal cibo. Quando poi li porto ai monti rimangono zitti ad osservare come fossero rapiti.
    Tutti però mi fanno le stesse critiche, che qui riporto, ma che credo conosciate già:
    1) strade tenute male, con asfalto a tratti quasi inesistente
    2) parte di paesi che cadono a pezzi
    Tutto ciò specie a Rossano. Se volete veramente attirare gente, dovete partire dalle cose base,le comodità!E anche un minimo d’estetica!è inutile avere prati fantastici, ma paesi che cadono a pezzi!!!Senza prendere in considerazione l’incolumità pubblica!
    Cercate di incentivare i proprietari a ristrutturare edifici pericolanti con forti sgravi fiscali, e penalizzate quelli che non lo fanno con tasse elevatissime!
    A Genova le valli zerasche le conoscono tutti!Approfittiamone per fargli vedere di che cosa siamo capaci e di che bel posto sia e come sia possibile fare invidia ai paesini perfetti del Tirolo!!!Spero di aver contribuito in minima parte con qualche idea e lamentela…

  17. 24 stefano agosto 25, 2011 alle 7:07 PM

    conosco zeri ormai da 30 anni , adoro questo posto e le sue genti, si e’ vero negli anni 70 e 80 c’era sempre pieno ,poi e’ cambiato il modo di fare le ferie ( trentino,estero,ecc) ma io credo che anche per l’attuale situazione economica tornera’ di moda andare a zeri ( per funghi ci sono sempre)
    mi auguro di cuore che a zeri trovino dell’acqua che curi le persone allora diventerebbe una stazione termale fenomenale,perche non chiedete ai vecchi se esiste una fonte curativa? grazie
    signoraplones@tiscali.it


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